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I camerieri del centro di Lecco: "Sindaco, ci farai perdere il posto"

Lecco (Lècch) - Dopo due anni di pandemia e cassa integrazione, baristi e camerieri del centro di Lecco pensavano di tirare un sospiro di sollievo con la ripresa delle attività. Invece l'ansia per il lavoro continua e stavolta il "pericolo" viene dalla politica locale.

Nicoletta Bonacina, a nome dei dipendenti degli esercizi commerciali di piazza Cermenati e piazza XX Settembre, ha reso pubblica una petizione sottoscritta da decine di lavoratori dei bar e ristoranti del centro. E spiega: "Siamo seriamente preoccupati delle decisioni che la Giunta comunale sta per approvare e che possono mettere a repentaglio il nostro lavoro".

La questione è illustrata molto chiaramente nel testo della petizione. Al centro della raccolta di firme la decisione del Comune di Lecco di "regolamentare lo spazio pubblico destinato ai pubblici servizi", ovvero "ridurre il numero dei tavoli esterni ai locali". E non ci vuole un genio dell'organizzazione per capire al volo che meno tavoli significa meno clienti, quindi, una minor necessità di personale di servizio.

"Questa eventualità - si legge infatti nel testo della petizione - ci preoccupa perchè significa che le imprese per cui lavoriamo subiranno una riduzione di fatturato, che comporterà una riduzione dei costi, ed in particolare quelli del personale. Quindi qualcuno di noi, sicuramente, perderà il posto di lavoro".

Una "punizione" che ai lavoratori appare ingiusta e immotivata: "Rischiamo il posto di lavoro, non per cattiva gestione delle imprese, ma per un provvedimento del Comune in nome di non sappiamo cosa". "Sono anni - aggiungono - che lavoriamo e serviamo i lecchesi e nessuno si è mai lamentato dei tavolini nelle piazze, questa ci sembra una scusa bella e buona per giustificare un intervento fine a sé stesso, senza una vera logica".

Ora i dipendenti di bar e ristoranti vogliono farsi sentire, anche se amministratori e sindacalisti sembra considerarli degli "invisibili". Sinora i sindacati sono stati alla finestra: "Nemmeno un semplice interessamento - rilevano i lavoratori -, poi si lamentano che pochi di noi hanno la tessera".

Ma baristi e camerieri del centro non si arrendono. "Speriamo che il sindaco e tutto il Comune tornino sui propri passi, ma - conclude il testo della petizione - faremo tutto il possibile per difendere il nostro posto di lavoro".

25 marzo 2022