Invia articolo Stampa articolo
Immigrati, a Barzio protesta di CasaPound

Barzio (Bàrs) – “Bando di accoglienza? Non finirà mai l’emergenza!”. È quanto si legge sullo striscione affisso da CasaPound Italia di Lecco davanti alla sede della Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera.

VIOLENZA. «L’idea di mettere nei piccoli comuni della Valsassina e del lago, oltre che nelle strutture messe a disposizione dalla Prefettura come l’area del Bione o la ex caserma di Airuno, fino a 1200 immigrati - si legge in una nota del movimento - rappresenta una violenza ai danni del territorio».

ECCEZIONALI. «Nel bando - ricorda ancora Cpi Lecco - si dice che "in situazioni eccezionali, determinate da estrema urgenza e necessità e solo per un periodo limitato, può essere concordato tra Prefettura e i vari enti l’ampliamento del numero massimo di persone ospitate in ciascuna struttura" ovvero lo sforamento del rapporto di 3 immigrati ogni mille abitanti, fissato dal Ministero dell’Interno. Ma è sotto gli occhi di tutti che ormai l'emergenza è diventata norma, come confermano anche i numeri del Viminale che parlano di più di 22mila arrivi nel solo mese di agosto».

LO SFORAMENTO. «Tutto fa pensare, quindi - sottolinea CasaPound - che lo sforamento del numero di immigrati non sarà affatto per un "periodo limitato". Scegliendo di partecipare al bando - conclude il movimento - la Comunità montana si rende complice delle istituzioni nazionali in questo gioco al massacro».

Nella foto: lo striscione di CasaPound.

3 novembre 2016