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Lecco-BG e ponte di Annone: Provincia dimenticata dallo Stato?

Lecco (Lècch) - Nel Lecchese viabilità e sicurezza stradale raffigurate come figlie di nessuno, alla luce delle decisioni prese nei palazzi del potere romano: mentre si congela il cantiere della Lecco-Bergamo, e il pm titolare dell’inchiesta sul crollo del ponte di Annone viene trasferito, esponenti lecchesi della Lega nord si fanno sentire a Palazzo Madama e a Villa Locatelli.

"Ancora una volta - spiega il senatore Paolo Arrigoni - il Governo non ha tenuto conto che la sola provincia di Lecco vanta un residuo fiscale di 1,8 miliardi di euro e che quindi contribuiamo attivamente con le nostre tasse al sostentamento del sistema paese. Invece, ancora una volta, il Pd ha scelto di ignorare il nostro territorio e il nostro sistema economico locale e di non tenere conto che la Lecco-Bergamo è una delle strade più trafficate d'Italia. Purtroppo nonostante le tante imprese e il Pil prodotto, per il Pd meritiamo una viabilità da terzo mondo".

"La notte scorsa alle 5.00 - racconta -, con la bocciatura dei miei due emendamenti alla legge di bilancio, la maggioranza ha scelto di soffocare ogni speranza per l’indispensabile sviluppo infrastrutturale del nostro territorio. Negando i 9 milioni mancanti sul II lotto S. Gerolamo hanno condannato il cantiere dei lavori a rimanere bloccato ancora per lungo tempo, nonostante Regione Lombardia abbia già stanziato risorse equivalenti per coprire il quadro economico dell’opera! L’indifferenza romana alla riqualificazione della Lecco-Bergamo è stata poi confermata respingendo la richiesta dei 40 milioni necessari a realizzare il III lotto Lavello che insiste interamente sul comune di Calolziocorte, opera anch’essa indispensabile e da lunghi anni autorizzata dal Cipe".

Protesta Arrigoni a Roma e protestano anche i consiglieri leghisti alla Villa Locatelli di  Lecco, guidati dall'ex presidente provinciale Stefano Simonetti, durante il question time, esibendo cartelli con scritto “Sul crollo di Annone la Lega Nord chiede giustizia”. "Pare - dice infatti Simonetti - che il ministero della Giustizia non abbia fermato il trasferimento del pm titolare dell’inchiesta, almeno per attendere l’arrivo del sostituto". Da qui l'iniziativa del consigliere provinciale per stimolare il presidente Polano a farsi sentire, affinchè non venga dimenticato chi ancora chiede giustizia per quella morte assurda.

Nella foto: Simonetti sul cantiere della Lecco-Bergamo.

29 novembre 2017